L’interfaccia Grafica del VBD

Introduzione

Insieme alla qualità grafica delle immagini e alla correttezza filologica nel trattamento di immagini e testo, l’efficacia dell’interfaccia grafica risulta determinante per la validità e utilità complessiva del progetto. Il programma di navigazione del manoscritto virtuale, infatti, rappresenta il punto di accesso privilegiato1 ai dati del Vercelli Book Digitale: ogni errore nella progettazione dell’interfaccia si rifletterà negativamente sull’esperienza d’uso dell’utente, causando rallentamenti e frustrazioni che influiranno in maniera negativa sui risultati che si intendono ottenere. Risulta pertanto necessario definire con estrema cura le caratteristiche generali dell’interfaccia utente. Il percorso delineato prevede una serie di fasi, alcune delle quali da effettuarsi contemporaneamente, e un’analisi dei risultati ottenuti, nonché dei problemi incontrati e delle possibili soluzioni da implementare, al termine di ciascuna fase. Più in dettaglio:

  1. definizione degli obiettivi: grazie all’apporto di ricercatori che operano nel campo delle scienze umane, come pure dei responsabili della programmazione del navigatore del VBD, vengono stabiliti gli obiettivi principali che si intendono raggiungere per mezzo del programma di navigazione;
  2. definizione degli strumenti software che verranno impiegati: in questa fase si stabilisce quale sarà il formato finale dell’eseguibile principale del navigatore, le piattaforme software su cui sarà possibile utilizzarlo (ovvero i sistemi operativi che verranno supportati) e gli strumenti di sviluppo da impiegare per la programmazione dell’interfaccia utente;
  3. definizione delle caratteristiche generali dell’interfaccia utente: in base ai desiderata formulati in precedenza, alle caratteristiche dei dati da visualizzare e manipolare, e agli strumenti di sviluppo che verranno utilizzati dai programmatori, viene disegnata l’interfaccia utente nelle sue caratteristiche generali, in particolare per quanto riguarda gli strumenti di manipolazione grafica delle immagini e le modalità dell’interazione immagine-testo;
  4. sviluppo e collaudo di una versione preliminare: in maniera contestuale e parallela alla fase 3, viene implementata una prima versione del software prevalentemente orientata alla visualizzazione delle pagine del manoscritto e a una limitata manipolazione grafica delle stesse;
  5. sviluppo della versione definitiva: sulla base delle esperienze maturate grazie alla versione sperimentale, e con il contributo dei ricercatori coinvolti nel progetto2, viene sviluppata la versione definitiva, implementando tutte le funzioni previste nella fase 3.

Si noti che la versione sperimentale sommariamente descritta al punto 3 non costituirà la base di partenza per lo sviluppo di quella definitiva: quest’ultima verrà scritta ex novo, in modo da non essere condizionata dagli inevitabili errori di progettazione e limitazioni insite nella versione sperimentale.

Obiettivi

Il programma di navigazione del VBD si pone tre obiettivi fondamentali: permettere all’utente di sfogliare virtualmente il ms, al tempo stesso mettendo a sua disposizione strumenti supplementari (ingrandimento, evidenziazione particolari, filtri, etc.) di cui potrebbe difficilmente disporre anche se stesse esaminando l’oggetto reale; confrontare il ms con un’edizione diplomatica dei testi che esso contiene; accedere a testi di supporto (apparato critico, fonti e paralleli dei testi contenuti nel ms, traduzioni, bibliografia commentata, etc.) durante lo studio dell’edizione critica.

1. Visualizzazione e manipolazione grafica

La prima e più importante funzione che deve essere possibile effettuare grazie al VBD è la visualizzazione dei fogli del manoscritto e, a discrezione dell’utente, la possibilità di ingrandire parte dell’immagine in modo da evidenziare dettagli altrimenti poco visibili. Queste le funzioni previste:

  • navigazione del ms: l’utente deve potersi spostare fra le varie pagine del ms in maniera semplice e rapida, deve sempre avere un chiaro riferimento al punto in cui si trova (sia in relazione al foglio del manoscritto, sia per quanto riguarda il testo contenuto in quella specifica parte dello stesso), deve infine potersi spostare direttamente per lo meno nelle pagine che corrispondono alle parti iniziali dei testi del ms;
  • visualizzazione dell’immagine: ogni foglio del ms è visualizzabile sotto forma di immagine scannerizzata, l’utente deve poterla vedere per intero e, ove questo non fosse possibile (a causa del fattore di zoom, ad esempio), deve poterla spostare per mezzo di frecce di scorrimento o direttamente per mezzo del mouse;
  • ingrandimento dell’immagine: al fine di evidenziare una porzione dell’immagine o, viceversa, per poterla visualizzare per intero nel caso le dimensioni della finestra non lo consentano, l’utente deve poter disporre dei comandi necessari per ingrandire o ridimensionare l’immagine;
  • ingrandimento di dettagli predefiniti: particolari aree del manoscritto verranno evidenziate con mezzi grafici appropriati, dando così all’utente la possibilità di accedervi e richiamare una finestra separata che offra un ingrandimento dell’area desiderata ed eventuali informazioni accessorie (nel caso di caratteri parzialmente cancellati, ad esempio, un riepilogo delle soluzioni proposte in passato dai filologi che hanno prodotto un’edizione critica del manoscritto);
  • strumenti di manipolazione grafica: oltre allo zoom, sono previsti alcuni filtri per operazioni specifiche sull’immagine (ad esempio il filtro sharpen per rendere più evidenti i contorni delle parole).

Verrà posta particolare cura nella ricerca di un’interfaccia quanto più possibile semplice ed ergonomica, in modo da permettere un uso dei vari strumenti di manipolazione grafica anche a utenti relativamente inesperti.

2. Confronto ms – edizione diplomatica

Affiancando a ciascuna immagine del ms la pagina corrispondente dell’edizione diplomatica si permette allo studioso di controllare la validità delle proprie letture o ipotesi, e allo studente di esercitarsi nello studio paleografico del testo. Cliccando su una riga qualsiasi del testo sarà possibile richiamare il punto corrispondente dell’immagine grazie a una moderata e discreta evidenziazione dell’area del ms che contiene quel particolare gruppo di parole. Viceversa, cliccando su una parte dell’immagine verrà evidenziata la riga di testo corrispondente.

3. Confronto testo – testo

Una volta soddisfatto il suo interesse per un particolare punto del ms, lo studioso potrebbe voler approfondire il rapporto che intercorre fra il testo e le sue fonti, o confrontare l’edizione diplomatica con quella critica, o ancora confrontare fra loro diverse edizioni critiche. Lo studente troverà sicuramente utile la possibilità di leggere una traduzione letterale accanto all’edizione critica di un particolare testo, o consultare i riferimenti ipertestuali alle entrate della bibliografia che trattano dello stesso argomento. Ponendo l’una accanto all’altra due o più finestre di testo, e intessendo fra esse una rete di collegamenti ipertestuali, è possibile offrire tutte le informazioni necessarie per approfondire lo studio di un testo o di un particolare punto del manoscritto.

Si tratta degli obiettivi minimi del progetto, strettamente dipendenti, inoltre, dal materiale accessorio che sarà disponibile al momento in cui verranno definite le caratteristiche definitive dell’interfaccia utente. Eventuali miglioramenti e l’implementazione di nuove caratteristiche avverranno nel corso della fase 5.

Strumenti software

Gli obiettivi principali, per quanto riguarda l’implementazione dell’interfaccia utente in software, sono due:

  • permettere l’uso del VBD su quante più piattaforme software è possibile;
  • garantire la longevità del prodotto utilizzando formati di file e standard non proprietari.

Per raggiungere tali obiettivi è stata presa la decisione di sviluppare il software utilizzando il linguaggio di programmazione Java: in questo modo sarà possibile utilizzare il VBD su qualsiasi piattaforma software che disponga di un ambiente runtime Java, in altre parole praticamente tutti i sistemi operativi moderni. Allo stesso tempo si è fatto uso di formati di dati ben documentati e assolutamente non proprietari: semplici file di testo in formato XML, conformi alle linee guide TEI3, per quanto riguarda i testi, immagini in formato JPEG per le pagine del manoscritto, pagine HTML per la navigazione degli ipertesti.

Versione preliminare

Lo sviluppo della versione preliminare è inteso principalmente come test-bed di idee e soluzioni che verranno implementati in forma più raffinata e corretta nella versione definitiva. Nella prima versione sperimentale, inoltre, l’accento è posto in maniera quasi esclusiva sulla visualizzazione e (limitata) manipolazione grafica delle immagini. Nella figura che segue è possibile osservare l’aspetto generale di una delle prime versioni sviluppate.

Lo spazio disponibile è diviso in tre aree:

  • nella prima, in alto, è visibile un cursore che scorre lungo un asse graduato: si tratta dello strumento di zoom dell’immagine5;
  • nella parte centrale è visibile lo spazio dedicato all’immagine: se lo spazio non consente di visualizzarla per intero, è possibile mostrare le parti nascoste usando le barre di scorrimento della finestra oppure, in maniera più intuitiva, cliccare con il mouse su una parte visibile dell’immagine e farla scorrere nella direzione desiderata, in modo da portare in vista l’area nascosta;
  • la fascia in basso comprende due strumenti diversi: a sinistra è visibile una barra verticale di navigazione, con i classici comandi utilizzati per navigare un database di oggetti (torna indietro fino al primo oggetto, torna indietro all’oggetto precedente, vai avanti all’oggetto seguente, avanti fino all’ultimo oggetto); la maggior parte dello spazio, tuttavia, è occupata da una barra di navigazione basata sulle miniature delle pagine del manoscritto: l’utente può spostarsi direttamente alla pagina che interessa perché ne conosce il numero identificativo (ben visibile sopra ogni miniatura), oppure perché la identifica direttamente grazie alla miniatura (le dimensioni sono tali da permettere di riprodurre le caratteristiche salienti di ogni pagina).

Come si può intuire da questa rapida presentazione, la versione preliminare, per lo meno nella forma qui descritta, costituisce un mezzo limitato unicamente alla navigazione virtuale del manoscritto e alla visualizzazione delle pagine di quest’ultimo.

Versione sperimentale avanzata

L’ultima incarnazione della versione preliminare presenta nuove e interessanti caratteristiche, come si può arguire dall’immagine che segue.

La nuova versione mantiene alcuni degli elementi già presenti, come la barra di navigazione e le miniature delle singole pagine, ne modifica in parte altri, ad esempio il controllo dello zoom è notevolmente più piccolo e spostato sulla sinistra, e soprattutto aggiunge un secondo riquadro accanto a quello che ospita l’immagine: qui possono trovare posto note relative a specifici dettagli della pagina di manoscritto, come pure collegamenti a materiale accessorio e, in futuro, l’edizione diplomatica ricavata dalla trascrizione integrale del manoscritto effettuata seguendo le norme TEI. Si noti che per evidenziare le aree per le quali sono disponibili commenti e annotazioni particolari è sufficiente premere il pulsante Note: un riquadro colorato renderà immediatamente visibili le zone interessate.

 

Resta sempre possibile utilizzare la vista incentrata sulla sola immagine, grazie alla possibilità di nascondere ogni altro riquadro (volendo anche le miniature delle pagine):

Sono state implementate le prime funzioni di manipolazione grafica che, ancora una volta, costituiscono una versione preliminare e sperimentale degli strumenti che saranno disponibili nella versione definitiva. Grazie a questi strumenti sarà possibile operare direttamente sull’immagine digitalizzata del foglio del manoscritto, utilizzando alcuni filtri selezionati in modo da evidenziare i dettagli che interessano e portare alla luce quello che a occhio nudo non è immediatamente visibile. Partendo da questo dettaglio dell’originale

è possibile applicare l’effetto soglia per eliminare tutto tranne l’inchiostro sulla pergamena:

oppure, per uno scopo simile, il filtro bordi, in questo modo saranno ben delineati i contorni della scrittura:

o, ancora per un’evidenziazione dei contorni di diverso tipo, il filtro sobel:

Si noti che sarà anche possibile applicare i filtri desiderati in serie, in modo da ottenere effetti assai sofisticati. Un’altra interessante caratteristica sarà il salvataggio delle opzioni relative ai filtri utilizzati, in modo da utilizzare la stessa combinazione di effetti su più pagine in serie. In questo modo lo studioso non sarà costretto a ripartire da zero, o ad annotarsi le posizioni dei cursori, ogni volta che riesce ad evidenziare dettagli del manoscritto grazie ad una combinazione di filtri particolarmente efficace.

Caratteristiche generali della versione definitiva

La versione definitiva del navigatore del VBD dovrà essere in grado di soddisfare in maniera efficace gli obiettivi descritti in precedenza. Essendo questi ultimi molto più complessi e ambiziosi, la struttura stessa dell’interfaccia utente subirà numerose modifiche:

  • la barra di navigazione e il cursore di zoom verranno modificati e inseriti in una barra degli strumenti orizzontale;
  • quest’ultima ospiterà anche gli strumenti di manipolazione grafica;
  • la parte centrale della finestra dell’applicazione non sarà più destinata ad accogliere esclusivamente un’immagine, ma sarà suddivisa in due riquadri per poter confrontare, ad esempio, immagine e testo (si veda sopra la versione preliminare avanzata);
  • ciascuno dei due riquadri è “collassabile” (può essere ridotto di dimensioni fin quasi a scomparire), in modo da riservare, in caso di necessità, tutto lo spazio disponibile all’altro riquadro;
  • ciascuno dei due riquadri potrà ospitare un certo numero di immagini o testi grazie all’uso di schede;
  • l’utente potrà salvare i risultati delle sue manipolazioni grafiche e recuperarli in un secondo momento.

Per fare in modo che la versione finale del programma sia quanto più utile e intuitiva possibile per i ricercatori che la utilizzeranno, le versioni preliminari avanzate verranno man mano sottoposte al vaglio di studiosi del settore (sia di filologia germanica, sia di paleografia, sia di altre discipline collegate) in modo da poter valutare eventuali problemi e implementare le soluzioni ottimali per gli stessi.